Processi per crimini di guerra in Estonia

Una serie di processi per crimini di guerra nell'Estonia sovietica furono celebrati durante gli anni '60, il processo più noto si tenne nel 1961 dalle autorità sovietiche locali contro i collaborazionisti estoni che parteciparono all'Olocausto durante l'occupazione tedesca tra il 1941 e il 1944: gli imputati furono accusati di aver ucciso fino a 5000 ebrei, sia tedeschi che cecoslovacchi, e rom vicino al campo di concentramento di Kalevi-Liiva nel 1942-1943.

Il processo pubblico della Corte Suprema dell'Estonia si svolse nell'auditorium del Circolo Ufficiali della Marina di Tallinn.[1] Tutti gli imputati furono giudicati colpevoli e condannati a morte: due di loro furono giustiziati poco dopo; il terzo imputato, Ain-Ervin Mere, fu processato in contumacia e di conseguenza non fu possibile giustiziarlo.

Un secondo processo si tenne a Tartu nel 1962. I collaborazionisti estoni furono accusati di aver ucciso dei cittadini sovietici e furono condannati a morte in contumacia. Il verdetto e le testimonianze del processo furono inavvertitamente pubblicati sulla rivista Sotsialisticheskaya zakonnost prima dell'inizio del processo.

  1. ^ War Policeman Tells Of Deaths, in The Spartanburg Herald, Spartanburg, Associated Press, 7 marzo 1961, p. 1. URL consultato il 17 agosto 2010.

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